Storia Notturna di Carlo Ginzburg

 

“Storia notturna” di Carlo Ginzburg è senz’altro uno dei saggi più affascinanti scritti in Italia sui processi istruiti dall’Inquisizione. Da approfondite ricerche risultò che per oltre tre secoli, da una parte all’altra d’Europa, donne e uomini accusati di praticare la stregoneria confessavano di essersi recati al sabba.

Il sabba era il raduno notturno che si celebrava alla presenza del diavolo. Durante il sabba avveniva la sovversione dei valori attraverso banchetti, orge sessuali, cerimonie antropofagiche, profanazione di rituali cristiani. Le descrizioni del sabba erano  estorte all’inquisito sotto tortura e Ginzburg sottolinea che le confessioni erano sovente il frutto proprio delle ossessioni degli inquisitori e dei giudici.

Attraverso l’analisi dei processi, dei trattati di demonologia, di documenti e materiali folklorici, l’autore giunge ad un’interpretazione in cui eventi e strutture, storia e morfologia si intrecciano. Dietro il sabba l’autore riesce a fare venire alla luce un sostrato antichissimo fatto di miti e riti euroasiatici che riportano allo sciamanismo. Le radici antropologiche del racconto di una storia notturna, ignota,  ci affascinano e ci stimolano alla conoscenza della storia profonda dell’umanità.

Carlo Marino

 

 

 

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